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    499P a Spa, Fuoco descrive la pista in Belgio

    Antonio Fuoco

    Maranello 30 aprile 2025

    Il terzo atto del FIA World Endurance Championship va in scena in Belgio in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Antonio Fuoco, pilota ufficiale Ferrari, impegnato con Miguel Molina e Nicklas Nielsen con la 499P numero 50, racconta i “segreti” di un giro di pista sul tracciato noto nel mondo per il layout che combina parti veloci e settori guidati e molto tecnici. “Spa è uno dei circuiti più iconici del mondo nonché uno dei più complessi – dice il pilota classe 1996 –, una pista con curve veloci e uniche, come l’Eau Rouge caratterizzata da una decompressione notevole, e il rettilineo del Kemmel, dove si raggiungono velocità davvero alte”.

    Un giro di pista a Spa “costringe il pilota a esprimersi al meglio, evitando ogni minimo errore” dice Fuoco. Al via, dopo la “grandissima frenata” in Curva 1, le vetture entrano “nella parte più storica e bella di Spa, l’Eau Rouge, e risalgono con una forte decompressione verso il rettilineo del Kemmel, superando i 300 km/h” analizza il pilota, vincitore della 24 Ore di Le Mans 2024. Al termine del Kemmel si arriva alle Curve 5, 6,7 “con pneumatici e freni che si sono raffreddati dopo il rettilineo, quindi in questa sequenza di curve, il tratto di Les Combes, non è semplice trovare il miglior ritmo specialmente in gara”.

    Nel secondo settore di Spa – nota per i continui saliscendi della pista – le Curve 8 e 9 “ti costringono a delle frenate in discesa molto difficili dove è facile commettere degli erroriUno dei punti più complessi in assoluto è Pouhon: si entra con una velocità molto alta che si mantiene al centro della curva, e ci si prepara quindi all’ingresso nelle Curve 12 e 13, dove è essenziale sfruttare al meglio i cordoli, quello interno alla 12 e quello esterno alla 13”.

    Tra i punti più complessi del tracciato belga Fuoco evidenzia la Curva 14, “dove s’incontra un grande ‘bump’ (sconnessione, Ndr)” prima di immettersi sul rettilineo che conduce all’ultima chicane, “la Bus Stop, famosa perché questo è uno dei punti migliori per effettuare i sorpassi. La frenata qui va fatta alla perfezione per non perdere terreno immettendosi sul rettilineo dei box, per completare il giro”.