Quest’anno la supercar realizzata per celebrare il 50° anniversario di Ferrari spegne trenta candeline. Quale modo migliore, dunque, per rendere omaggio a questo importante traguardo se non un viaggio attraverso l’Italia e una calorosa accoglienza a Maranello, riservata ad alcuni dei 349 esemplari prodotti? È esattamente quello che hanno vissuto recentemente i proprietari della roadster di derivazione Formula 1, che sono stati ospiti del Ferrari F50 Legacy Tour: il terzo tour organizzato da Ferrari dopo la prima edizione del 2023, dedicata alla F40, e il GTO Legacy Tour dello scorso anno.
Presentata al Salone di Ginevra del 1995, all’epoca la F50 era una vettura all’avanguardia sotto molteplici aspetti: dotata di un sofisticato telaio monoscocca in fibra di carbonio Cytec Aerospace, sospensioni push-rod e un motore V12 a 65° derivato dalla monoposto F1-89, con cinque valvole per cilindro, che si traducevano in una cilindrata pari a 4,7 litri e 520 cv di potenza, a fronte di un sensazionale regime di 8.000 giri/min e una velocità massima di 325 km/h.
Nel 1995, la F50 esordì con leggero anticipo rispetto al programma previsto, anche se gli ultimi esemplari uscirono effettivamente dalla linea di montaggio di Maranello in occasione del 50° anniversario della Casa, ovvero circa due anni dopo.
Il viaggio delle Ferrari F50 è partito da Saturnia, ha attraversato Siena e le colline toscane per arrivare, infine, a Maranello, il luogo che ha visto nascere questa leggendaria vettura
Per celebrarne l’anniversario, gli ospiti del Ferrari F50 Legacy Tour hanno raggiunto Saturnia, dove è stata organizzata una cena di benvenuto. La mattina seguente sono, quindi, partiti alla scoperta della bellezza senza tempo dei dolci paesaggi collinari della Toscana e dei panorami spettacolari della Maremma, per poi godersi un pranzo a Porto Santo Stefano, un incantevole porto adagiato sul promontorio dell’Argentario, che si protende nel Mar Tirreno.
Il secondo giorno il tour ha puntato verso nord, offrendo agli ospiti l’opportunità di assaporare appieno l’esperienza al volante delle proprie F50 lungo le pittoresche strade collinari nei dintorni di Siena, mentre si dirigevano alla volta di Firenze, culla delle arti e della cultura rinascimentali.
Dopo una tappa al Museo Enzo Ferrari di Modena, il tour si è concluso con una parata sul viale principale dell’Azienda e con il giro del circuito di Fiorano, dove trent'anni prima l'F50 era stata testata e sviluppata
L’ultimo giorno si è concluso in grande stile. Dopo una mattinata trascorsa percorrendo le strade dell’Appennino tosco-emiliano e dopo avere gustato un pranzo della cucina tradizionale a Cutigliano, la schiera di F50 è arrivata allo stabilimento di Maranello, dove appunto circa trent’anni fa era stata prodotta la terza supercar. I proprietari hanno avuto anche la possibilità di incontrare gli ingegneri e i progettisti di Ferrari, scoprendo ulteriori dettagli legati alla storia di queste incredibili vetture il cui DNA è strettamente imparentato con le monoposto che corrono in F1.
Nel tardo pomeriggio, la parata di vetture ha sfilato sul circuito di Fiorano in un giro iconico proprio sulla pista di collaudo dove la F50 fu originariamente sviluppata.
A distanza di circa 30 anni da quando la F50 ha cambiato per sempre il panorama delle auto sportive, il Ferrari F50 Legacy Tour ha rappresentato l’evento perfetto per chiudere il cerchio.